Malika Ayane - Testo " Niente"
MALIKA AYANE torna a calcare il palco del Teatro Ariston di Sanremo, in
gara alla 63esima edizione del Festival della Canzone Italiana con i
brani “Niente” e “E Se Poi”, con testi e musiche di Giuliano Sangiorgi.
I due inediti sanremesi, prodotti e arrangiati dalla stessa Malika,
saranno contenuti nella riedizione dell'album “RICREAZIONE - Sanremo
Edition!” (Sugar), in uscita il 14 febbraio
Testo Niente - Malika Ayane
Cos’ho?
Ho dei tagli sul viso
Sì, ma io cos’ho?
Che se sanguino rido
E mi sciolgo un po’
Tanto non sento niente
Parlo con te
Sempre
Anche se tu sei
Assente
E quelli non dicono
Niente
Solo un silenzio
Assordante
Muoio con te
Sempre
Quelli che parlano, parlano, parlano ancora
E non resta più niente
Proprio niente
Del cielo che abbiamo perso
Rubandoci i pezzi più neri
Più neri del nero
E ora più niente
C’è una stella cadente
Ma era l’ultima già
E schiantandosi precipita
Sulla mia pelle
Lasciando un pozzo infinito
Dove tutto è finito
Per sempre finito
Nel fondo più fondo
Della libertà
Io non ho, non ho, non ho…
L’obbedienza
Di chi è sparito
Già da un po’
Se dipingi un paradiso
Io lo distruggerò
Così tanto per niente
Parto da te
Sempre
Per tornare ad essere
Niente
Finisco a te
Sempre
Analizzando la gente
Non ha più senso quel
Niente
Quelli che parlano, parlano, parlano e ancora poi parlano
E non resta più niente
Proprio niente
Del senso che abbiamo perso
Nei gesti di un altro
Ho dei tagli sul viso
Sì, ma io cos’ho?
Che se sanguino rido
E mi sciolgo un po’
Tanto non sento niente
Parlo con te
Sempre
Anche se tu sei
Assente
E quelli non dicono
Niente
Solo un silenzio
Assordante
Muoio con te
Sempre
Quelli che parlano, parlano, parlano ancora
E non resta più niente
Proprio niente
Del cielo che abbiamo perso
Rubandoci i pezzi più neri
Più neri del nero
E ora più niente
C’è una stella cadente
Ma era l’ultima già
E schiantandosi precipita
Sulla mia pelle
Lasciando un pozzo infinito
Dove tutto è finito
Per sempre finito
Nel fondo più fondo
Della libertà
Io non ho, non ho, non ho…
L’obbedienza
Di chi è sparito
Già da un po’
Se dipingi un paradiso
Io lo distruggerò
Così tanto per niente
Parto da te
Sempre
Per tornare ad essere
Niente
Finisco a te
Sempre
Analizzando la gente
Non ha più senso quel
Niente
Quelli che parlano, parlano, parlano e ancora poi parlano
E non resta più niente
Proprio niente
Del senso che abbiamo perso
Nei gesti di un altro
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